Milioni di esseri umani che arrivano,
transitano o permangono nel nostro Paese, provenienti da ogni angolo del
mondo. Milioni di persone che sono intorno a noi, che sono noi, ma che
restano silenziose. Non per scelta. Perché non trovano canali per
comunicare e disponibilità all’ascolto. E il loro patrimonio di
esperienze e conoscenze, ricco di quello che hanno lasciato a casa e
portato con sé, di quello che hanno attraversato nel viaggio e trovato
all’arrivo – patrimonio di ognuno - si dissipa ogni giorno.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaWgeE0GiHBHvQOh59Ptjy-X0_8CRw1hHrUYOitR7wF9oXO4KV9kpBBz1WiSt5-tpt6JI9C5IhGoeN0W9x8X8pC0uBnz8ih0WtzoqVXrBaRlXNuWk_X7f7NO88gZV0I0-nEhJIXWaobxtz/s320/citazione4.jpg)
È questo il cuore del progetto DiMMi (diari multimediali migranti)
iniziativa che ha tra gli obiettivi strategici la valorizzazione del
patrimonio culturale rappresentato dalla narrazione di sé delle persone
di origine straniera. Bene necessario per costruire una memoria
collettiva che appartenga a tutti i cittadini.
Il concorso è aperto alle prime 100 opere che saranno presentate entro il 15 giugno 2018
e - non trattandosi di un concorso letterario - è organizzato per
raccogliere testimonianze personali altrimenti destinate a non essere
conosciute. Tutte le opere che arriveranno dopo le prime 100 ammesse al
concorso saranno conservate presso l'Archivio Diaristico Nazionale.
A questo collegamento il regolamento completo.
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